Ben 6 Antivirus Fake scoperti e 1.000 vittime in tutta Italia: come si comportano questi malware e perché sono così pericolosi? Si chiamano Atom clean booster, Super cleaner, Alpha antivirus, Powerful cleaner e Center security. Nonostante i nomi rassicuranti, queste app sono solo apparentemente app antivirus, ma in realtà diffondono malware molto pericolosi. La scoperta, effettuata dalla società specializzata in sicurezza digitale Check Point Search, ha individuato le suddette applicazioni su Google Play Store, stimando in circa un migliaio le vittime nel nostro paese.
A quanto pare, i pirati informatici hanno utilizzato un sistema di geo-localizzazione per ignorare gli utenti provenienti da paesi come Cina, India, Romania, Russia, Ucraina o Bielorussia. La lingua utilizzata dagli stessi, sembra essere il russo. Ciò potrebbe far pensare a una connessione tra questi malware e l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. L’allarme evidenzia ancora una volta quanto sia importante utilizzare degli antivirus di alto livello sui propri dispositivi elettronici. Gli antivirus fasulli diffondono Sharkbot, un malware molto pericoloso Il malware Sharkbot può causare danni consistenti alle vittime. Questo strumento malevolo infatti è stato studiato appositamente per rubare credenziali bancarie alle vittime. Il tutto avviene attraverso notifiche push, nelle quali viene richiesto all’utente di inserire i dati legati alla propria banca. Una volta raccolti questi dati sensibili, l’app invia le informazioni agli hacker che hanno poi la possibilità di accedere ai conti correnti delle ignare vittime. Se la prudenza può costituire un vantaggio strategico, un buon antivirus (questa volta vero) può offrire ancora maggiori garanzie. In tal senso, Norton 360 Deluxe rappresenta uno dei migliori prodotti del settore. Questo strumento garantisce numerose soluzioni per la sicurezza come un firewall, un’utility per la protezione dei minori, un password manager e un sistema per monitorare il Dark Web.
COMMENTO: i firewall sono aggirabili. Me lo aveva spiegato il docente del corso di Ethical Hacking. Per quanto riguarda il discorso protezione minori si stanno avvicinando alla soluzione del problema. Non bisogna inibire alcuni siti, ma TUTTI i siti, lasciando solo un sito visibile da cui si accede ai motori di ricerca, come spiegato in altre pagine. Riguardo agli antivirus, se nelle grandi aziende vi può essere un controllo, nei privati e nelle piccole aziende molto spesso è il fornitore di servizi hardware e software in difetto. Ho visto un consulente che mi proponeva antivirus Karspersky quando già arrivavano i dubbi della guerra internazionale, commercialisti che creano password semplici e si sfavano se uno vuole una password più sicura. A parte che nessuna password è sicura, noi proponiamo sistemi molto più efficienti.
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