Come Enel si muove contro gli hacker di Giusy Caretto

Enel ha subito due attacchi ransomware nel corso del 2020, ma il gruppo guidato da Starace non ha pagato riscatti "Enel non accetta tentativi di estorsione e conferma di non aver pagato alcun tipo di riscatto". Così il gruppo guidato da Francesco Starace, rispondendo alle domande degli azionisti, svela la strategia contro gli hacker. Enel, nel 2020, ha subito due cyber attacks, mentre l'azienda ha bloccato e individuato ogni giorno una media di 1,7 milioni di email malevole in arrivo o riconducibili a spam, oltre 300 virus e oltre 150 attacchi.

LA SPESA INFORMATICA DI ENEL La società ha speso 52,6 milioni di euro per la sicurezza informaticanel 2020. I DUE ATTACCHI INFORMATICI

La società ha affrontato due attacchi "ransomware" nel 2020. E "in entrambi i casi, ha prontamente rilevato gli attacchi in corso alla propria rete informatica, attivando tempestivamente tutte le procedure precedentemente definite per affrontare questo tipo di eventi", spiega la società rispondendo a un azionista durante la recente assemblea degli azionisti, affermando che il gruppo "ha impedito con successo il completamento di attività distruttive su dati e sistemi, preservando così la continuità operativa del servizio. Inoltre, le misure di sicurezza adottate hanno permesso di impedire l'accesso da parte degli hacker ai server e alle applicazioni più sensibili".

ACCESSO AI DATI DEI DIPENDENTI

Con il secondo attacco, gli hacker hanno avuto accesso a "un numero limitato didati personali di alcuni dipendenti. "Enel - si legge nelle risposte - ha immediatamente informato i dipendenti interessati e tutte le autorità competenti, fornendo ogni possibile informazione dettagliata. In particolare, il Garante per la protezione dei dati personali in data 23 dicembre 2020 determinad la conclusione dell'esame della violazione dei dati personali notificata e l'archiviazione dei relativi file".

ENEL NON PAGA GLI HACKER

Durante gli attacchi, Enel ha immediatamente informato tutte le autorità competenti e non ha accettato "tentativi diestorsione". La società ha confermato, agli azionisti, "di non aver pagato alcun tipo di riscatto".

NON SOLO ATTACCHI

Oltre agli attacchi informatici, il gruppo energetico ha bloccato "ogni giorno una media di 1,7 milioni di email malevole in arrivo o attribuibili a spam,o ver 300 virus e oltre 150 attacchi a portali web aziendali. Sempre nel 2020 sono stati rilevati oltre 700 domini Internet con uso illecito del marchio Enel e oltre 400 profili Enel falsi nei social network", spiega la società. COSA È SUCCESSO IN BRASILE Problemi informatici anche in Brasile, ma non legati agli attacchi informatici. C'è stata una "divulgazione non autorizzata di dati personali di una parte dei clienti nella città di Osasco, nello stato di San Paolo. Enel Distribuição São Paulo ha provveduto ad informare direttamentee individualmente i clienti interessati dal furto di dati, a pubblicare informazioni sul proprio sito web e a notificare l'evento alle competenti autorità brasiliane".