Deliberata dalla giunta regionale la realizzazione del nuovo centro con sede a Cagliari. Prevista l’stituzione di un’unità di crisi cibernetica. L’assessore agli Affari regionali Valeria Satta: “Collaborazione estesa a università, istituzioni e forze dell’ordine”
08 Apr 2022 L. O.La Sardegna spinge ancora sul digitale e investe sulla cybersecurity. Dopo l’annuncio del piano da 270 milioni per la sanità digitale, la giunta regionale delibera ora la nascita del primo “Polo nazionale per la sicurezza cibernetica” per contrastare le minacce informatiche nei confronti dei sistemi informativi pubblici e privati. “Un grande risultato – dice l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta – che garantisce maggiore sicurezza all’intero territorio”. Indice degli argomenti • La carta d’identità del nuovo centro • Via all’Unità di crisi • Spinta digitale della Sardegna La carta d’identità del nuovo centro Il Polo avrà sede a Cagliari, in un edificio messo a disposizione dalla Città metropolitana. “Potrà collaborare con tutti i soggetti istituzionalmente competenti nel contrasto dell’accresciuta esposizione alle minacce cibernetiche e alla repressione dei reati informatici, dalle università alle forze dell’ordine – ha aggiunto l’assessore Satta –. Ampio spazio verrà dedicato anche all’Accademia per la sicurezza cibernetica, che avrà il compito di formare e sensibilizzare coloro che operano nella pubblica amministrazione centrale, nei comuni e negli enti locali sui rischi insiti nell’uso delle tecnologie informatiche”.
Via all’Unità di crisi Le iniziative di prevenzione deliberate dalla Giunta regionale prevedono anche l’istituzione in Sardegna della Unità di crisi cibernetica che avrà il compito – si legge in una nota – di formulare proposte e raccomandazioni in merito alle principali criticità nel settore della sicurezza informatica, adottare misure di protezione delle infrastrutture digitali regionali dai possibili rischi cyber derivanti da situazioni contingenti, intervenire in maniera tempestiva ed efficace in caso di attacco informatico e interfacciarsi con l’Agenzia nazionale di cybersicurezza. L’Ucc sarà composta da personale altamente specializzato e appositamente formato “e si attiverà tempestivamente – spiega ancora Solinas – in occasione di emergenze derivanti attacchi o minacce cibernetiche per l’adozione di misure di contrasto o mitigazione degli attacchi informatici, a garanzia della sicurezza dei sistemi informativi regionali e dei dati”. Spinta digitale della Sardegna La creazione del nuovo Polo per la cybersecurity arriva all’indomani della decisione assunta dalla Sardegna per incrementare la digitalizzazione della Sanità regionale. Il piano da 280 milioni di euro prevede l’adozione di strumenti per la telemedicina e l’implementazione della cartella clinica elettronica, fra le altre iniziative. La Regione si avvale delle risorse cofinanziate da Pnrr e Pnc. Obiettivo la realizzazione di 80 nuove strutture e oltre 200 obiettivi da portare a termine entro il 2026. Stanziati 280 milioni di euro. @RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTO: BRAVI, ma se non si insegna quello che c'è di nuovo, come le nostre soluzioni di crittografia invincibile e i motivi per cui tutti sono in difficoltà PERCHE' le conoscenze bsata sull'algoritmo RSA a chiave pubblica e privata sono ormsi obsolete, come scritto nel blog www.roboing.net al capitolo Formazione Gratuita.
ARTICOLO POLO SARDO