Quantum computing, Milano capitale mondiale

Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Intesa Sanpaolo, Aria e 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito uniscono le forze per dare vita alla prima rete quantistica sulla quale sperimentare le più avanzate tecnologie per la trasmissione dati e per la cybersicurezza 07 Giu 2022

Milano capitale mondiale del quantum computing. È stato firmato oggi, nell’Aula Magna del Politecnico di Milano, l’accordo di collaborazione tra Politecnico di Milano, Regione Lombardia, Aria, Intesa Sanpaolo e il 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito per la nascita di una rete di comunicazione quantistica. L’obiettivo principale della collaborazione è dotare Milano, prima città al mondo, di una rete ultrasicura post-quantum (cioè sicura anche dopo l’avvento dei quantum computer) sulla quale sperimentare le più avanzate tecnologie per la trasmissione di dati e la cyber-sicurezza. L’accordo è stato firmato alla presenza di Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, Fabrizio Sala Assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, il Colonnello Valerio Golino Comandante del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano, Lorenzo Gubian, Direttore Generale, Aria SpA e Fabio Ugoste, Responsabile Direzione Centrale Cybersecurity and Business Continuity Management di Intesa Sanpaolo. Quella di oggi è la tappa intermedia di un percorso nato nel marzo dello scorso anno con la firma di un accordo fra la Regione Lombardia e il Politecnico di Milano. Sulla base di una misura per la ripresa economica post-Covid, le due istituzioni si impegnavano a realizzare, in co-finanziamento, una rete per lo scambio di “chiavi quantistiche” basata su 5 nodi disposti nel tessuto urbano di Milano e utilizzante come canale di comunicazioni le fibre ottiche già installate in città. Sebbene ci siano già state negli anni scorsi sperimentazione di trasmissioni quantistiche, sia in Italia che in Europa, questa è la prima volta in assoluto che viene realizzata una vera e propria rete di comunicazione quantistica e non una semplice trasmissione punto-a-punto. Tre dei cinque nodi della rete verranno fisicamente collocati nella sede in tre prestigiose realtà di Milano, che rappresentano ciascuna un campo di applicazione prioritario per la sicurezza dei dati: Intesa Sanpaolo, Caserma Santa Barbara sede del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito e l’Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, Aria, della Regione Lombardia. Gli altri due nodi saranno collocati nei due Campus cittadini del Politecnico di Milano, Leonardo e Bovisa. “Parliamo di un’infrastruttura sicura e veloce per la trasmissione e la condivisione di dati, che avrà applicazioni dirompenti anche in termini di cyber-sicurezza – spiega l’assessore all’Innovazione e Ricerca di Regione Lombardia, Fabrizio Sala – Sono sempre più frequenti attacchi hacker sia alle istituzioni sia al mondo produttivo, investire in strumenti che possano mettere il territorio nelle condizioni migliori per tutelarsi è una nostra priorità. Con questo progetto, infatti, sarà possibile sviluppare e sperimentare le più avanzate tecnologie di sicurezza per applicazioni di trasferimento dati in ambito finanziario, amministrativo, sanitario e di intelligence”. Questo accordo rientra nel “Programma degli interventi per la ripresa economica: sviluppo di nuovi accordi di collaborazione con le università per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico” di Regione Lombardia che prevede Accordi di collaborazione con gli enti pubblici afferenti al sistema universitario lombardo, di cui sette università pubbliche ed un Istituto Universitario di Studi Superiori. “La rete Poliqi e i nodi quantistici innovativi che ne permettono la sua realizzazione sono stati completamente progettati dal Politecnico di Milano (che ha già depositato due brevetti a protezione della stessa) e verranno realizzata in collaborazione con partner tecnologici nazionali, molti dei quali con sede in Lombardia – evidenzia Mario Martinelli, Ordinario di Comunicazioni Ottiche al Politecnico di Milano e responsabile scientifico del progetto – Questa è la risposta concreta all’innalzamento dei livelli di minaccia ai dati sensibili che stanno avvenendo in tutti i settori strategici dell’economia e della società. Le sperimentazioni post-quantum che saranno rese possibili dalla partecipazione attiva dei tre partner con i quali oggi si firma l’accordo, tracceranno la strada per l’innalzamento della sicurezza digitale di tutto il Paese”. “È un onore per noi ospitare un nodo quantistico presso i nostri Datacenter – sottolinea Lorenzo Gubian, Direttore Generale di Aria – e siamo fieri che Aria Spa sia partner tecnologico dell’iniziativa, rafforzando ancor di più il mandato di innovazione che abbiamo sviluppato nel nostro piano industriale.” “Il 1° Reggimento Trasmissioni, presente nella città di Milano dal 1976, con la partecipazione al progetto Poliqi, si consolida, non solo come punto di riferimento per la sicurezza dei cittadini e per il sostegno alla popolazione nelle attività di homeland security e public safety – dice Valerio Golino Comandante del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano – ma anche come partner tecnologico e punto di riferimento dell’Esercito Italiano per tutte le realtà istituzionali e industriali lombarde nello studio e sviluppo di nuove tecnologie volte a rendere sicure le comunicazioni in uno scenario post quantum”. “La sfida del quantum computing è ormai alle porte e anche in questa occasione il Gruppo Intesa Sanpaolo vuole essere in prima linea, insieme a un’eccellenza italiana come il Politecnico di Milano, per promuovere la ricerca e lo sviluppo grazie all’accordo di collaborazione Poliqi – evidenzia Fabio Ugoste, Responsabile Cybersecurity Business Continuity Management di Intesa Sanpaolo – La prima rete di comunicazione operativa in ambiente urbano per lo scambio di chiavi quantistiche è un passo importante verso la creazione di un nuovo sistema di difesa cibernetica resistente all’attacco del quantum computing, un sistema necessario per la banca ed essenziale per il Paese nel prossimo futuro”. Cos’è una rete quantistica Nel 1984 Charles Bennet dell’Ibm e Gilles Brassard dell’Università di Montreal, proposero un metodo per crittografare i messaggi basato su un protocollo in parte convenzionale e in parte quantistico. Questo protocollo, da allora conosciuto come BB84, è alla base della costruzione della infrastruttura quantistica per la città di Milano, Poliqi. Il protocollo BB84 si basa sulla trasmissione di singoli fotoni, le particelle elementari della luce, ed una codifica dell’informazione che sfrutta il principio quantistico della sovrapposizione degli stati (nel caso specifico, degli stati di polarizzazione posseduti dal fotone). La sicurezza da ogni intercettazione si appoggia quindi su principi fisici e come tale risulta “incondizionatamente” sicura, un termine che sta a indicare che nessuna capacità di calcolo presente o futura potrà mai “aprire” il codice realizzato con questo protocollo. Il protocollo BB84 sta diventando molto importante in questi ultimi anni, proprio perché rappresenta una risposta possibile agli attacchi che verranno portati presto a tutti gli altri protocolli di criptografia convenzionali (cioè basati su algoritmi matematici), dalla straordinaria capacità di calcolo rappresentata dai prossimi “quantum computer” che già si stanno sperimentando nei più avanzati laboratori di ricerca del mondo. In pratica esso rappresenta una concreta risposta “quantistica” a una minaccia “quantistica”.

Commento: non serve spendere soldi, Anche il nostro sistema CRIPTEOS 3001, già funzionante, ha una sicurezza tale che nessuna capacità di calcolo presente o futura potrà violarlo. Inoltre si basa su brevetti e certezze matematiche. Invece da parte del mondo quantistico il principio di indeterminazione di Heisenberg che ne è alla base riduce molto queste certezze di realizzare una crittografia inviolabile. Ma intanto vengono presi i soldi, poi ci saranno i problemi. La potenza di calcolo dei Quantum Computers mette tutti d’accordo che la crittografia tradizionale, compreso il famoso sistema RSA a chiave pubblica e privata, viene violata sistematicamente. Quindi anche i wallet delle criptovalute. Ma anche ammettendo che riescano a realizzare una crittografia quantistica affidabile esiste un lasso di tempo in cui la crittografia tradizionale viene violata e la crittografia quantistica non è ancora affidabile. Poi c’è un altro problema: come riescono i fisici a realizzare una Backdoor per accedere alle informazioni crittografate da parte delle autorità? Noi ci siamo riusciti col nostro sistema CRIPTEOS 3001. Noi siamo pronti. Proverbio cinese: Quando il dito indica la Luna, lo stupido guarda il dito.

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