Siamo sotto commissariamento anche da parte della Bce. Parola di Sileoni (Fabi) di Lando Maria Sileoni

Nel 2010 nacque la troika, con Bce, Unione europea e Fondo monetario internazionale. Oggi abbiamo solo Bce e Ue, ma non è molto diverso. L’intervento di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi La nostra classe politica e chi governerà il Paese nei prossimi anni non potrà far finta di niente: anche rispetto alla Bce avremo degli obblighi e delle indicazioni precise da rispettare. Ma di questa nuova situazione i partiti, nella loro propaganda nella campagna elettorale in corso, non ne fanno cenno. Insomma, oltre all’Unione europea avremo anche un’autorevolissima istituzione economico-finanziaria, ma di fatto anche politica, che controllerà il nostro operato e la gestione dei nostri conti pubblici. La Banca centrale europea, con il Tpi, ha modificato il meccanismo – prosegue – volto ad aiutare gli Stati europei con debito pubblico elevato. È finito il sistema varato da Draghi 10 anni fa che si basava su acquisti automatici di bot e btp. Dallo scorso 21 luglio, di fatto la Bce può intervenire a sua discrezione, dettando regole precise ai governi sia per la riduzione del debito pubblico sia per altri aspetti che riguardano le riforme da varare e attuare. Io non sono per niente contrario a questo nuovo sistema, anzi lo ritengo utile in una fase complessa. Oserei però dire che siamo sotto commissariamento anche da parte della Bce. Questa è una novità clamorosa perché verremo giudicati non solo dall’Unione europea, ma anche dalla Banca centrale europea che vigilerà sulla nostra capacità, ad esempio, di varare le riforme più significative. Nel 2010 nacque la troika, con Bce, Unione europea e Fondo monetario internazionale. Oggi abbiamo solo Bce e Ue, ma non è molto diverso.

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