Sicurezza cyber e fisica: due mondi che convergono sempre di più
Le previsioni di Genetec sulla convergenza tra sicurezza informatica e fisica, tra cloud, analytics e Internet of Things.
(Immagine di rawpixel.com su Freepik)
Sicurezza informatica e sicurezza fisica, security e safety, sono due ambiti sempre più interconnessi. Così come un incidente cyber può avere effetti materiali anche gravi (pensiamo agli attacchi rivolti verso le infrastrutture critiche, e in generale ai ransomware e ai DDos che interrompono un servizio), specularmente nel campo della sicurezza fisica si utilizzano, sempre di più, tecnologie informatiche, come i software di analytics applicati alle registrazioni della videosorveglianza. Di questo si occupa Genetec, multinazionale canadese fondata nel 1997 il cui prodotto di punta è una piattaforma (ad architettura aperta) che mette insieme tecnologie di videosorveglianza basata su IP, controllo degli accessi (fisici), riconoscimento automatico delle targhe, comunicazioni e analisi dati.
Dal proprio punto di osservazione sul mercato, Genetec ha tracciato alcune previsioni per il futuro, già collocabili nell’orizzonte del 2024. L’evidenza di fondo è che nelle aziende gli attacchi e incidenti informatici sono continuamente in crescita, e cresce di conseguenza la preoccupazione. Genetec prevede che quest’anno molte aziende adotteranno strumenti di cybersecurity per l'automazione e il rilevamento proattivo dei rischi, per esempio strumenti di monitoraggio delle dashboard (per identificare le vulnerabilità in tempo reale) e analytics predittivi.
PIÙ COLLABORAZIONE FRA I TEAM
Inoltre quest'anno molte aziende cercheranno di rafforzare la collaborazione tra dipartimenti IT e i team che si occupano di sicurezza fisica: mettere insieme le competenze sarà utile per avere una visione d’insieme e, quindi, per ottenere insight e definire buone pratiche per la mitigazione del rischio. Molte aziende stanno cercando di integrare al proprio interno maggiori competenze di ambito IT , e inoltre quest’anno i dipartimenti SecOps (Security Operations) amplieranno le proprie funzioni per affrontare i rischi di sicurezza fisica e sfruttare al massimo i dati provenienti da entrambi i gruppi. Specularmente, l’IT farà confluire la sicurezza fisica nella propria sfera di interesse e responsabilità.
VERSO IL CLOUD IBRIDO
Oltre alla convergenza tra di due mondi, un’altra previsione riguarda il cloud computing. Se i diversi dipartimenti aziendali devono, sempre più collaborare tra loro e spesso devono farlo a distanza, allora il cloud è un elemento abilitante. Inoltre il cloud sarà sempre più usato come luogo in cui archiviare dati “pesanti” come quelli prodotti dai sistemi di videosorveglianza.
Anche nel settore della sicurezza fisica, così come altrove, l’adozione di soluzioni di hybrid-cloud aumenterà e parallelamente crescerà l'interesse per i nuovi dispositivi plug-and-play e cloud-ready, utilizzabili anche per l’edge computing. Inoltre crescerà l’attenzione verso i dati in cloud, il loro utilizzo e i costi associati. Le organizzazioni cercheranno l'esperienza dei partner di canale per esplorare possibilità reali che vadano oltre la sicurezza per massimizzare gli investimenti nel cloud ibrido.
Secondo l'ultima indagine condotta da Genetec su 5.500 professionisti della security, il 44% delle aziende una discreta quota ha già più di un quarto delle proprie installazioni di sicurezza fisica posizionate in un ambiente cloud o hybrid-cloud. Il 60% delle organizzazioni ha una preferenza per il cloud ibrido come strategia a lungo termine.
MODERNIZZAZIONE E INTEGRAZIONE
Un terzo tema caldo sarà, quest’anno, la modernizzazione del controllo accessi: a detta di Genetec, sarà in cima agli investimenti tecnologici. Gli aggiornamenti sono spesso complessi da realizzare e quindi molte aziende passeranno a un modello cloud ibrido e installeranno soluzioni di controllo accessi cloud-ready. Inoltre crescerà la richiesta di soluzioni di controllo accessi “aperte”, in cui sia possibile integrare tecnologie di vendor differenti (per esempio sistemi di gestione degli edifici, soluzioni per il life & safety, software per le risorse umane e via dicendo).
A proposito di integrazione, le aziende tenderanno a unificare i sistemi di videosorveglianza e di controllo degli accessi che hanno operato, finora, come tecnologie distinte: si punta così a ottenere efficienza operativa e riduzione dei costi, semplificando le attività di monitoraggio e manutenzione.
Gli obiettivi di semplificazione e integrazione ritornano anche in un altro ambito: l’Internet of Things. A detta di Genetec, in diversi settori le aziende stanno adottando tecnologie IoT per raccogliere una maggiore quantità e varietà di dati, ma anche per superare l’approccio “a compartimenti stagni”. Chi sceglierà un'architettura aperta e incentrata sulle Api (Application Programming Interface) insieme a un approccio unificato, otterrà i maggiori vantaggi nel tempo.
Poiché la quantità di dati disponibili continua ad aumentare, molte aziende cercheranno anche modi per digitalizzare e automatizzare i flussi di lavoro a supporto degli operatori. Di conseguenza, crescerà la domanda di soluzioni di sicurezza fisica con funzionalità di analisi dei dati, strumenti di automazione e dashboard visive integrate.
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